Gennaio del Beato Odorico
Cari Amici della causa odoriciana,
forti perplessità c’erano e ci sono nell’affrontare il tradizionale gennaio del Beato Odorico, che pure nell’anno appena passato è stato penalizzato. Tuttavia, dopo avere ricevuto in Avvento una sollecitazione dal Carmine di Udine di trovare una via di celebrazione che avesse un senso profondo, ci siamo ri-animati e l’abbiamo almeno tentata e speriamo trovata. In quel luogo, al cospetto del più illustre santo francescano friulano della prima ora, sarà così dato il 14 gennaio 2022 un primo annuncio del Centenario francescano 2023-2026, evento che coinvolgerà tutti, pure oltre l’universo cattolico, e sarà raccordato al Giubileo ordinario della Chiesa dell’anno 2025. I valori che Francesco d’Assisi continua a recare a chi crede e a chi si impegna per un mondo più giusto, solidale, fraterno (e per la salvaguardia del creato, problema immenso e attualissimo) saranno le colonne di anni a ben vedere non solo celebrativi. Che non sono certo nelle nostre mani e possibilità (anche stanche), ma cui aderiamo convinti: e volesse il Cielo che la causa odoriciana – che sappiamo sempre in itinere per la via dell’equipollenza – si coronasse in questo prossimo e solenne prolungato tempo!
Non avevamo cercato, né pensavamo di farlo, l’arcivescovo Gardin, che peraltro ben sa dire le tematiche di cui sopra, ma è capitato dopo Natale a padre Giorgio, vicepostulatore, ora di convento ai Frari in Venezia, di averlo ospite quando non si sapeva come fare. Noi abbiamo solo ammantato di motivazioni questa casualità (guidata certo dalla Provvidenza), considerato pure il recentissimo restauro, sempre al Carmine, dell’altare di Sant’Antonio frontale all’arca di Odorico (padre Agostino, emerito arcivescovo, operò e vive ora a Padova).
Non abbiamo messo da parte le cautele che la situazione pandemica nuovamente impone – il suo picco è annunciato proprio a gennaio! – ma ci fidiamo del Serafico che Odorico accolse fra i primi formandosi a Udine proprio in San Francesco (i noti, antichi chiesa e convento).
Per quanto riguarda Pordenone, avevamo da anni promesso un dipinto (ed era in deposito) alla recente chiesa di Cristo Re, pure essa sita nella Villanova natale del beato nostro. Per il resto si procederà – crediamo – dovunque more solito, senza particolari accenti. Siamo privati di nuovo della possibilità di visitare, come da buon uso passato, ricco di devozione e carità, le case per anziani e della sofferenza: cui però si farà bene a pensare nel momento in cui i vari luoghi odoriciani in città daranno onore alla reliquia del beato “da Pordenone”.
Nello scritto allegato, che è per la stampa diocesana udinese, ci sono le motivazioni di una celebrazione pure a Gemona, usuale anch’essa da quando quell’antico luogo francescano è stato dotato di una reliquia del Nostro. I frati minori hanno giusto motivo di richiamare lì i loro confratelli martiri di Tana, dei quali curano la causa (nel 2021 il settimo centenario di quel martirio narrato dal nostro Odorico, e il relativo volume frutto dell’acribia dei proff. Cicconofri e Vurachi che l’hanno presentato a Pordenone il 3 dicembre scorso), insieme al venerabile loro padre Gregorio Fioravanti, fondatore in Gemona delle Suore Francescane Missionarie, nel bicentenario della nascita. Analogo evento interessa Portogruaro, e proprio l’indomani del 14 gennaio odoriciano, con riguardo a un altro venerabile frate, e assai importante nella storia dell’ordine che guidò, Padre Bernardino (si allega il programma).
Ci troviamo così solleticati in Friuli su più fronti di gennaio (compresa la ven. Serafina), che pure preludono al Centenario francescano che ci auguriamo di assaporare di qui in avanti.
Pace e Bene, allora, nel nuovo anno a Voi amici di Odorico da Pordenone (bene vuol dire anche salute!), e perciò di Francesco d’Assisi; e anzitutto da parte di mons. Guido Genero.
3 gennaio 2022 Walter Arzaretti & Dino Zimolo, animatori
di ciò che è possibile grazie a quanti amate Odorico e a richieste, idee, segnalazioni pervenute